17 dicembre 2016

Pasta e Cavolo!


come diceva la donna che stava da noi, che a mezzogiorno iniziava a preparare il pranzo. Oggi, si mangia pasta e cavolo. Non amata da molti per l’odore forte, ne esistono tutte le varianti casalinghe. Mia madre la fa con un po’ di pomodoro e l’aglio, ma liquida, per cuocerci la pasta dentro. C’è chi, come in Puglia, cuoce la pasta a parte e poi salta tutto in padella con mollica di pane o pangrattato tostato. A me piace molto, ma è vero che la faccio poco, sarà che ho la casa piccola e poi per giorni puzza di cavolo!
Devo dire la verità, non pensavo di trasformare questo blog in un blog di cucina, ma per ora sta prendendo questa piega. Il tutto credo nasca dalla voglia di portare sempre con me le mie ricette e i miei esperimenti ovunque sia, visto che viaggio tanto, oltre al desiderio di rafforzare e mantenere il mio gusto per le ricette italiane. Intanto, ormai son entrata nel loop di provare ricette di chef che mi piacciono, anche per migliorare la mia parte tecnica. Questa ricetta è di Antonino Cannavacciuolo. Una versione ancora diversa e saporita. Uno spaghetto aglio e olio con crema di cavolfiore e pane croccante alle acciughe.


La ricetta e le dosi
300 g di spaghetti
250 g di pane (in cassetta o di sfilatino)
15 filetti di acciughe sott’olio
1 cavolfiore medio
100 ml di latte
1 spicchio d’aglio
sale
peperoncino
prezzemolo

Preparare in una padella il pane croccante alle acciughe. Mettere a scaldare un filo d’olio. Aggiungere i filetti di acciuga e fate andare lentamente finchè si sono sciolti. Unire quindi il pane precedentemente frullato e lasciate insaporire. Fare  attenzione a che il pane diventi croccante e non bruci! Preparare una crema al cavolfiore facendo cuocere il cavolfiore, precedentemente diviso in rametti piccoli, in una casseruola con acqua salata. A cottura ultimata scolarlo e saltarlo qualche minuto nella padella del pane all’acciuga. Aggiungere sale e olio. Mettere il tutto nel frullatore con il latte e ridurre a crema. Se troppo densa, necessario aggiungere un po’ d’ acqua. Assaggiare e controllare di sale.  In una padella grande, abbastanza da far saltare la pasta, fare soffriggere olio, aglio e peperoncino. Mettere a cuocere gli spaghetti, e ancora al dente finire la cottura in padella con l’acqua sua. Aggiungere il prezzemolo tritato.
Mettere nel piatto la crema di cavolfiore, adagiarvi gli spaghetti e coprire col pane alle acciughe.  Un consiglio: non vi fate ingannare dalla quantità di acciughe in questo pane, servono tutte e 15 per creare il giusto contrasto!


11 dicembre 2016

I Ravioli del plin!


In piemontese plin significa pizzicotto. Il nome deriva dal fatto che per chiudere questi ravioli va pizzicata la pasta. Sono dei ravioli più piccoli del solito e mi sono divertita molto a farli proprio perché si fanno in serie e, capìta la tecnica, e avendo gli ingredienti pronti, sono molto rapidi da fare. Io li ho provati ripieni al gorgonzola e ricotta, anche se la tradizione li vuole generalmente ripieni di carne o verdure.  Ho visto un po’ di versioni on-line prima di fare la mia e ho deciso prima di tutto di non usare la ricetta di pasta fresca classica perché usa per 500 gr di farina e 15 tuorli d'uovo!! Questo perché la pasta deve essere bella elastica e consistente per ottenere un raviolo dalla forma perfetta. Mi sono rifiutata, fosse solo per il colesterolo! Altra cosa, una volta stesa la pasta in genere si distribuisce il ripieno con la saccapoche (o un cucchiaino) come piccole nocciole. Io ho fatto una striscia unica di ripieno ed è andata bene comunque, forse anche perchè il mio ripieno era abbastanza fluido. 


Come si procede.

9 dicembre 2016

Di quando disegnavo gli ingredienti e le ricette...




Ho ritrovato un mio vecchio quaderno di ricette. Avevo dimenticato di quanto mi piacesse disegnare quello che cucinavo o gli ingredienti in generale. C'ho pensato l'altro giorno preparando dei ravioli piemontesi, i ravioli del plin, per i quali, per la preparazione e chiusura, andrebbe spiegato tutto passo passo. Giravo su internet e ho trovato alcuni tipi di disegni anche abbastanza simili ai miei che mi hanno ispirato e invogliato, così c'ho provato. Vediamo se riesco ogni tanto a trovare anche il tempo per disegnare un pò di più. 

4 dicembre 2016

Spaghettino al super pomodoro, tiriamoci su!


Che mese questo mese! Come sempre lavoro troppo. Così mi metto ai fornelli e questa volta ho deciso di provare questa ricetta di Viviana Varese.
Ci sono ingredienti sacri, importanti nella cucina, soprattutto per un italiano! il Pomodoro. Da cui ne segue, lo spaghetto al pomodoro. Per me, se fatto bene e’ la cosa più buona che c’è. In Spagna, non so perché, ma non trovo mai pomodori buoni. Poi vengo qui…..e mi si riapre un mondo.
E’ importante fare questo spaghetto quando, andando dal fruttivendolo, li vedete lì, belli, turgidi ma maturi, profumati. Io amo il pomodoro datterino, che quando è buono non delude mai. 

Questa ricetta ha una salsa fatta di un pomodoro cotto in forno, profumato da vari aromi e addolcito dallo zucchero e poi frullato. Poi la parte intera, carnosa del pomodoro, è data da una salsa express fatta con pomodoro in padella. In più, la pasta, uno spaghettino che cuoce in 5 minuti, è cotto nella salsa con aggiunta, mano a mano, di acqua (o brodo vegetale...quello vero!!!). Altra aggiunta, magari un po’ scicchettosa, accanto al piatto, una mousse di parmigiano e una crema di basilico.



Le dosi e la ricetta:
per 300 gr di spaghettini preparare

Per il sugo di pomodorini al forno:  in una teglia con carta forno mettete 300 gr di pomodorini datterini interi conditi precedentemente con 2 spicchi di aglio, 20 foglie di basilico, 10 g zucchero a velo, la scorza grattugiata di 1/2 limone, 50 g di olio extravergine di oliva e 3 g di sale. Infornare a 230°C per 10 minuti. Togliere dal forno, eliminare l'aglio e frullare il tutto con un frullatore a immersione, e  mettere da parte. 

Per il sugo in padella servono 200 g di pomodorini datterini e 1 spicchio di aglio. Prendere una padella grande quanto la lunghezza degli spaghetti. Versare l’olio e mettere a soffriggere lo spicchio d’aglio. Tagliare i pomodorini in 4 parti, farli saltare a fiamma viva per qualche minuto, regolare di sale e pepe. Aggiungere il pomodorino al forno nella padella con circa 200 ml di brodo vegetale. A bollore  cuocere gli spaghettini direttamente in padella, mescolando continuamente; se è necessario aggiungere altro brodo vegetale. Portare a cottura, e quando sono pronti mantecare eventualmente con altro olio e sale.

Per la mousse di Grana Padano ci vogliono 75 gr di Grana Padano e 250 gr di panna fresca. Versare la panna in un pentolino e metterlo sul fuoco. Una volta ridotta della metà aggiungere il formaggio. Frullare con un frullatore a immersione, mettere il composto in una tasca da pasticciere e lasciare raffreddare.

Per la salsa al basilico ci vogliono 20 g di salsa di basilico preparata con 50 g di foglie di basilico, 30 g di olio extravergine di oliva, 20 g di patata bollita, sale e pepe. Sbollentare il basilico per 2 secondi, raffreddarlo in acqua e ghiaccio, asciugarlo e frullarlo con gli altri ingredienti.
In ultimo ci vuole 1 bel limone non trattato di quelli nostrani se possibile.
Impiattare gli spaghetti, mettendo qua e là la mousse di parmigiano e la crema di basilico e completare con scorza di limone grattugiata

Enjoy! 


15 novembre 2016

Alici, patate e cicoria, uno sformatino



Da una ricetta di Niko Romito l’ho preparata quest'anno per la cena dela vigilia di Natale. Il pesce con le patate sta sempre bene, e le idee sono sempre moltissime! Questa è rapida, soprattutto visto che dovevo farne 25 monoporzioni. La forza di questo piatto sta nella morbidezza delle patate, la cicoria amara e croccante e il fresco e delicato sapore delle alici con quella nota piccantina e sapida del pecorino romano!



La ricetta e le dosi:
250 gr di Alici fresche
150 gr di cicoria 
100 gr di patate lesse 
30gr di pecorino romano grattugiato 
Crema di basilico 


Pulire il pesce, levando le interiora, la spina centrale con la coda e anche le spinette laterali e dorsali che anche se sottili sono certe volte fastidiose. Bollire e schiacciare le patate e metterle da parte. Lavare la cicoria, tagliarla a pezzetti. Saltare appena in una padella antiaderente con poco olio. Salare.
Questo piatto si termina in forno e può essere fatto con un coppa pasta o nei pirottini cuki. Io ho provato entrambi, ma per la mega cena ho usato ovviamente i pirottini.
Ungere il contenitore scelto con poco olio. Mettere alla base le patate schiacciandole un po’ con la forchetta, coprire con le alici e mettere uno strato di cicoria. Continuare con le alici il pecorino e terminare con le patate. Mettere in forno (se nel coppa pasta il tutto si prepara in una teglia con carta da forno) e infornare a 170°C per 5-7 minuti, fino ad avere una leggera doratura delle patate. 

Servire caldo, con fiore di sale sopra, e affianco una salsa al basilico che può essere fatta in due modi (io ho provato entrambe) una più sapida e una più avvolgente.

La più sapida: 
Con basilico (150 gr), parmigiano (60gr), pinoli (20gr), pecorino (60gr), olio (100 gr), acqua fredda (170gr), un pezzetto d’aglio mini, sale. 

La più leggera e semplice:
Con basilico (100 gr) olio (60 gr), patata bollita (40gr), acqua se necessaria.

Sono finezze che scegliete voi. Il piatto è delicato quindi si può decidere di accostare qualcosa di forte o meno.