21 dicembre 2011
Incantesimo
Tra le cinque e le sette questa sera,
sono rimasto steso nel canale del sonno. Legato
a questo mondo da nient'altro che la speranza,
mi rigiravo nella corrente di cupi sogni.
E' stato in questo periodo che il tempo
ha subìto una metamorfosi.
E' impazzito. Quel che prima era
brutto e squallido, ma ancora comprensibile,
si è gonfiato fino a diventare
irriconoscibile. Qualcosa di feroce.
Disperato com'ero, non ci
voleva proprio. Era l'ultima cosa al mondo
di cui avevo bisogno. Perciò ho chiamato a raccolta tutte
le mie forze e l'ho cacciato via. L'ho spedito giù per la costa
fino a un grande fiume che conosco. Un fiume
in grado di combattere con un tempaccio
del genere. Cosa importa se il fiume deve rifugiarsi
su terreni più alti?Basta qualche giorno
e ritroverà la strada di casa.
Poi tutto tornerà come prima. Giuro
che tutto sembrerà, al massimo, un brutto ricordo.
Cavolo, tra una settimana non ricorderò
neanche cosa provavo mentre scrivevo queste righe.
Avrò dimenticato il sonno agitato
e i sogni che ho fatto questa sera...
per svegliarmi alle sette, guardar fuori
il temporale e, dopo la prima sorpresa...
riprendere coraggio. Pensare a lungo e intensamente
a quel che voglio, a quel che posso lasciar andare
o mandare via. E poi, farlo!
Così. Solo con parole e segni.
Raymond Craver, tratto da Blu oltremare
16 dicembre 2011
Buon week-end!
buon riposo,e buon inizio di "pensiero" delle vacanze....
13 dicembre 2011
What I also like...
Ovvero....
The Molecular cloning:
Io, mi incanto sempre....i gusti!!!
13 novembre 2011
Domenica mattina
2 novembre 2011
Aguglia!
28 ottobre 2011
Il fine settimana è arrivato, Por fin!
Devo un pò "sbariare con la testa" e questo fine settimana me ne vado a Bagnoli Irpino (Avellino) alla Sagra del Tartufo e della Castagna!Evviva
Buon fine settimana!
19 ottobre 2011
9 ottobre 2011
Gnocchi: Pisarei e fasò
8 ottobre 2011
Fine settimana, pensando all'arredo
7 ottobre 2011
Idee
30 settembre 2011
24 settembre 2011
22 settembre 2011
E' Autunno!
20 settembre 2011
Una bella giornata
15 settembre 2011
Desidererei
Conservare la pace e la tranquillità in cui mi trovo. La chiarezza di pensieri, l'attività pulita, della mente.
8 settembre 2011
Inoltre
31 agosto 2011
Romantica ...a me?
Vorrei provare, se riesco, a spiegare con chiarezza quello che sento e penso.
Le mie vacanze estive da sempre hanno avuto un' organizzazione incerta. Ma sicuramente, un punto fermo, è sempre stato il mio soggiorno nella casa che abbiamo a Cava. E’ un paese molto carino, poco distante da Napoli, che ospita la nostra casa, che si trova diroccata su un monticello in una frazione che ha una sola piazzetta e pochi abitanti. La mia famiglia ci viene da sempre, da che ho memoria.
I ricordi di quando si è piccoli sono sempre sfumati, trasformati in sensazioni ed emozioni.
Vento, odore, luce. Questo posto è per me tutto questo. Primordiale, essenza delle cose.
Fin da piccoli le informazioni del mondo sono difficili da elaborare e decodificare. Io, poi, ho forse sempre avuto pochi strumenti; il mondo mi veniva incontro e ritornava indietro, lasciandomi poi più confusa con questioni difficili da gestire. La mia difficoltà. L’adolescenza, lasciamo perdere poi. Ma, per fortuna, con il tempo, tutto si elabora, e, a fatica, si riprendono le fila dei discorsi, si comprende il passato si accetta, più o meno, ciò che è stato. Ed è questo posto che mi ricorda chiaramente la semplicità e bellezza del mondo, la generosità della natura.
Qui, tutto ha senso e funzione ed è in questo posto che inizi a fare pace con il mondo. Immediatamente. Tutto il resto, pensieri, problemi e dubbi, se ne vanno, lontani, lasciando la chiarezza, il benessere, che alla fine sono le uniche cose che contano veramente.
L’orto. La prima volta che ho sentito l’odore del fico, che quando lo tocchi si attacca alle mani, con quella goccia trasparente sul didietro quando è maturo. Aperto, ha poi un colore rossastro, pieno di cosette dure e lunghe. Poi cresci e dai un nome a tutto…. Il nocello. La prima volta che l’ho visto e capito come erano fatti i frutti e che si potevano mangiare ero con il contadino che, preso un sasso duro, glielo rompeva violentemente sopra …“crash” …e poi quella pallina marroncina, bianca dentro, si rompeva nella mia bocca, buooona! I pomodori, scendere nell’orto a prenderli insieme a una manciata di peperoncini e basilico per decidere di preparare uno spaghetto semplice ma eccezionale. Il mio amore per il cibo a la natura. L’uva e suoi colori. Le cicale fra i pini, che il pomeriggio cantavano insieme perché io potessi dormire. I miei sogni quando ero piccola.
Il tempo passato lì allora e ora ha la stessa impronta sincera e capisco, ancora adesso, che sono queste le cose che contano. Le vacanze, inoltre, è vero, hanno una componente, siamo più tranquilli, lontani dal solito. Le preoccupazioni di ogni giorno volano via e noi stiamo bene. Siamo più sereni, il riposo ci rende lievi, tolleranti e simpatici. Si placano le inquietudini e siamo così pronti per tutto quello che il mondo ci proporrà.
29 agosto 2011
20 giugno 2011
11 giugno 2011
Niente paura
7 giugno 2011
Era tanto tempo fa?
“ …….e la cosa più brutta al mondo? la prima che vi viene in mente?” disse T..
“L’infelicità” disse Harrold senza pensarci.
“ Ma dai! Ci sono altre cose! le malattie per esempio; “l’infelicità”, ma che vuol dire? quella è una conseguenza di qualcosa!”. Disse A.
“ E quando invece è l’ inizio di qualcosa? Non è forse orribile? “. Harrold ci aveva pensato proprio quella mattina, mentre si asciugava i capelli, stirandosi in una ciocca morbida il ciuffo con una grande spazzola tonda. Ne era convinta, e la sua risposta valeva per quel gioco.
Era stato T. a decidere di giocare. Diceva che era annoiato e che quando si vedevano discutevano solo di cose superficiali, che non si andava mai a fondo di nulla; così, aveva inventato questo gioco in cui si facevano domande molto generiche su argomenti di ogni tipo. Sarà perché T. aveva impiegato 7 anni della sua vita per una laurea in veterinaria e si ritrovava a lavorare in un consultorio dove lo pagavano una miseria e dove non c’era molto da fare. Insomma, c’era proprio bisogno di andare a fondo.
Si incontravano ogni tanto a fine giornata a casa di lui, ma si conoscevano solo da pochi mesi.
Lei Harrold, Geraldine, non capiva; cosa aveva fatto fino ad allora della sua vita? Da poco e di colpo si era infatti accorta di trovarsi in una situazione impossibile.
L’infelicità di cui parlava l’aveva influenzata tutta la vita, senza sapere perché e in che modo fosse cominciata. Ma sapeva una cosa. Quando, condizionata dal suo stato, aveva deciso di fargli prendere una brutta piega alla sua infelicità, o se non altro, una piega in qualche modo. Di modo che qualcun’ altro, oltre lei, ne fosse a conoscenza e l’aiutasse. Il ricordo che aveva era di una piccola, breve, frase detta in un giorno qualunque, ed era bastato quello, perché, da quel momento in poi, tutto andasse a rotoli.
Aveva all’incirca 9 anni, e si trovava nella camera da letto della sua vecchia casa, sul suo copriletto a righe blu. Era primo pomeriggio, e lei aveva deciso di farla pagare alla sua famiglia. Fece semplicemente un piccio, si impuntò e gli fece un dispetto; voleva rendergli le cose difficili, come lo erano per lei; non ne era cosciente, ma voleva farsi notare, era triste e non l’aveva mai mostrato a nessuno prima, perché non sapeva come farlo. Da allora tutto divenne difficile con loro. Un circolo da cui era difficile uscire. Da che aveva memoria lei era sempre stata una bambina infelice, senza sapere perché, la sua vita era incominciata così. Ed era proprio quella la cosa più brutta al mondo.
E’ stato come fare un viaggio lunghissimo, in poco tempo.
Disegno di Mercè Lopez : www.mercelopez.blogspot.com1 giugno 2011
Aria alle stanze
Non so più ciò che sento.
Perduto ogni concetto
vorrei non vorrei ti accetterei
per quello che non sei
come si prende a volte da un cassetto
il più abusato-il più liso indumento.
Gabriella Leto
Disegno di Simone Rea : http://www.simonerea.blogspot.com/
16 maggio 2011
Bunny in bunny suit
Pretending to be myself again
acting as if I was who I am
wearing the clothes that I always wear
and doing the usual thing to my hair
Pretending to be myself again
imitating the person I've always been
legally changing my name to my name
and making believe I'm exactly the same
A bunny in a bunny suit
tiger in a tiger mask
who in the world do you think that I am
I suppose it depends on who you ask
Of all the disguises I've ever worn
I flatter myself in the most sincere form
still I'm kept at a distance by friends
for just pretending to be myself again
A bunny in a bunny suit
vampire with plastic teeth
who in the world do I think that I am
I suppose it depends on who I believe
by Simone white
2 maggio 2011
Felicità
Raymond Carver
10 aprile 2011
Pranzo domenicale: fusilli napoletani seppie e piselli
dosi e ricetta: